Susanna De Ciechi, scrittrice e ghostwriter milanese. Come scrittrice fantasma ha all’attivo romanzi, autobiografie e memoir. Oltre a “La bambina con il fucile” ha pubblicato “La regola dell’eccesso” (2015), “Tessa e basta” (2015), anch’essi ispirati a storie vere, e “Il Paese dei tarocchi” (2016), romanzo collettivo scritto con il gruppo de Gli Spiumati. Il suo sito è www.iltuoghostwriter.it.
"La bambina con il fucile" è la storia di Pratheepa, una dei tanti bambini soldato costretti alla guerra in Sri Lanka. È il primo libro della serie degli @auxilia books, i volumi promossi da un'associazione no profit per l'infanzia
Pratheepa è da sempre una scolara diligente. Il suo universo si divide tra la capanna con le pareti di fango, dove vive con i genitori e la sorella, e le aule dell’ex-casa coloniale, dove si svolgono le lezioni. Ma sono gli inizi degli anni Duemila e il Sri Lanka è un paese lacerato dalla guerra civile.
Pratheepa è a scuola quando i guerriglieri tamil la rapiscono per costringerla a combattere nelle loro fila. In meno di un secondo il suo universo si incrina e Pratheepa trasforma ne La bambina con il fucile. Nelle mani dei guerriglieri subisce torture fisiche e mentali, e, per sopravvivere, diventa un cecchino, una pedina nel gioco della guerra, assuefatta alla violenza e alle droghe.
Ma poi Pratheepa viene ferita a un braccio. Subisce un’operazione in piena giungla per mano di un medico che non può far altro che ricomporre ossa e muscoli usando materiali di fortuna. Pratheepa perde la mobilità del braccio e non può più usare il fucile. Ma è comunque costretta a continuare a combattere: lancia granate usando la mano buona fino alla sconfitta definitiva delle Tigri Tamil, quando viene incarcerata con gli altri ex-combattenti.
(FONTE:http://www.illibraio.it/la-bambina-con-il-fucile)